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L'oblio oncologico é legge attiva


L'Oblio Oncologico diventa realtà: a Milano il confronto tra istituzioni, sanità e diritto
Una mattinata di confronto istituzionale a Palazzo Isimbardi traccia la strada per la piena attuazione della legge 106, tra tutele, diritti e nuova cultura della guarigione

Milano, 14 novembre 2025

Si è tenuta questa mattina nella Sala Consiglio di Palazzo Isimbardi una conferenza di alto profilo istituzionale dedicata all'oblio oncologico, diritto ancora poco conosciuto ma destinato a cambiare concretamente la vita di centinaia di migliaia di cittadini italiani. L'iniziativa, promossa da A.I.Con. Lombardia APS nell'ambito del programma regionale finanziato con fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha riunito rappresentanti del Governo, della Regione Lombardia, del CNEL, del Garante per la Privacy, del mondo accademico, sindacale e sanitario.

Maizza (MIMIT): "Piena armonia istituzionale"
Ad aprire i lavori, in videoconferenza, è stata Orietta Maizza, dirigente della Divisione IV del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, responsabile delle politiche normative per i consumatori e della cooperazione amministrativa europea. La Maizza ha espresso "piena armonia e concerto con l'iniziativa", sottolineando come la tutela dei consumatori vulnerabili – categoria in cui rientrano i guariti oncologici – sia ormai centrale nelle politiche nazionali ed europee. "Il diritto all'accesso equo ai servizi economici, finanziari e assicurativi deve essere garantito senza discriminazioni legate alla storia clinica", ha affermato, richiamando l'impegno del MIMIT nel rendere operativa una normativa che coniughi protezione e inclusione. Il suo intervento ha rappresentato un segnale di coordinamento istituzionale di primo livello, confermando che l'oblio oncologico non è più un tema di nicchia, ma un pilastro delle politiche pubbliche moderne.
Monti (Regione Lombardia): "Migliorare la qualità della vita dei guariti"

Il consigliere regionale Emanuele Monti, presidente della IX Commissione permanente "Sostenibilità sociale, casa e famiglia", ha portato il contributo autorevole della Regione Lombardia. Monti ha ribadito che l'obiettivo della legge è profondamente umano: garantire ai guariti oncologici non solo la fine delle cure, ma un vero ritorno alla normalità, senza stigma e senza ostacoli burocratici o economici. "Dobbiamo puntare a migliorare gli stili di vita dei guariti oncologici, accompagnandoli con follow-up intelligenti, supporto psicologico e politiche di welfare territoriale", ha dichiarato. Il consigliere ha ricordato che la Lombardia sta riorganizzando la propria rete sanitaria attorno alla prossimità e alla presa in carico integrata, e che l'oblio oncologico si inserisce perfettamente in questa visione di sanità moderna e centrata sulla persona.

Riva (CNEL): il baricentro  virtuoso della norma
Tra gli interventi più attesi, quello di Francesco Riva, consigliere del CNEL e coordinatore del gruppo di lavoro "Promozione degli stili di vita ed educazione alla salute". Medico e uomo di istituzioni, Riva ha ricostruito con lucidità le fasi che hanno portato alla presentazione e approvazione della proposta di legge sull'oblio oncologico. Il suo intervento, misurato e rigoroso, ha rappresentato il baricentro tecnico e morale dell'intera iniziativa. Riva ha evidenziato come la norma nasca da un lungo processo di ascolto del territorio, dei pazienti, delle associazioni e del mondo medico, e come si proponga di restituire dignità civile a chi, guarito, non deve più essere considerato "diverso". La sua autorevolezza ha dato al dibattito una solidità rara, lontana dalla retorica e vicina alla realtà delle persone.

Ancora (CIU): sanzioni per chi non rispetta la legge
Gabriella Ancora, presidente di CIU Unionquadri, ha affrontato il tema dal versante del lavoro e delle responsabilità degli enti. Il suo intervento si è concentrato sugli aspetti sanzionatori previsti dalla legge 106 per chi non rispetta il diritto all'oblio oncologico. Ancora ha disegnato un quadro chiaro: discriminare un lavoratore o un candidato sulla base di una pregressa patologia oncologica costituisce una violazione grave, soggetta a conseguenze amministrative e legali. Ha sottolineato l'importanza di una vigilanza attiva da parte di sindacati, ispettorati e organismi di tutela, e ha ricordato che il mondo del lavoro deve farsi carico di una cultura dell'inclusione reale, non solo dichiarata. La sua analisi ha messo in luce come la legge non sia solo un principio, ma uno strumento concreto di garanzia.
Campagna: due obblighi, una sola dignità.

L'intervento dell'avvocato Maurizio Campagna, professore a contratto di Diritto Sanitario presso l'Università Statale di Milano, è stato tra i più tecnici e apprezzati. Campagna ha offerto un dettagliatissimo excursus interpretativo sulla differenza tra l'oblio previsto dal GDPR – cioè il diritto alla cancellazione del dato personale – e l'oblio oncologico introdotto dalla legge 106, che è invece il diritto a non essere discriminati a causa di quel dato. Una distinzione apparentemente sottile, ma con implicazioni enormi nella pratica amministrativa, bancaria, assicurativa e lavorativa. Campagna ha spiegato come la norma imponga agli operatori economici e istituzionali una nuova responsabilità: non più solo proteggere il dato, ma rispettare la persona nella sua interezza. Un cambio di paradigma giuridico e culturale di portata storica.

Di Maio (AIOM): la scienza conferma il diritto
Il professor Massimo Di Maio, presidente eletto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e direttore dell'Oncologia Medica Universitaria dell'Ospedale Molinette di Torino, ha portato la testimonianza diretta di chi ha contribuito alla nascita della legge fornendo dati scientifici, evidenze epidemiologiche e informazioni raccolte dai centri oncologici nazionali. Attraverso slide ricche e dettagliate, Di Maio ha mostrato come i tassi di sopravvivenza siano in costante crescita, e come molte persone guarite da tumore possano oggi considerarsi, dal punto di vista clinico, "ex pazienti". Ha sottolineato l'importanza di un follow-up modulato sulla persona e sull'evoluzione della scienza, e ha ribadito che il diritto all'oblio è perfettamente allineato ai progressi della medicina moderna. Il suo contributo ha unito rigore scientifico e attenzione umana, confermando che la norma non è ideologica, ma basata sui fatti.

La delegazione di Mantova: il territorio già applica la legge
Un contributo significativo è arrivato anche da un esponente territoriale della provincia di Mantova, che ha confermato come le Case di Comunità e i presidi di prossimità stiano già lavorando per diffondere la conoscenza della legge tra i cittadini. Attraverso incontri informativi, sportelli dedicati e campagne di sensibilizzazione, il territorio mantovano si sta facendo portavoce di un diritto ancora poco noto ma sempre più richiesto. Un esempio concreto di come la norma possa tradursi in azione reale, grazie alla rete capillare del volontariato e dei servizi socio-sanitari locali.

Dell'Arciprete: la regia invisibile che fa la differenza
La conduzione dell'evento è stata affidata alla dott.ssa Liberata Dell'Arciprete, responsabile delle relazioni istituzionali di A.I.Con. Lombardia APS, che ha moderato i lavori con abilità, equilibrio e competenza relazionale. Ha saputo collegare gli interventi, valorizzare i contenuti tecnici e mantenere un clima di ascolto efficace, anche in presenza del presidente dell'associazione. La Dell'Arciprete ha aperto e chiuso la mattinata con una sintesi chiara e inclusiva, dimostrando professionalità e padronanza del tema. La sua capacità di dare ritmo e chiarezza a un confronto complesso è stata unanimemente apprezzata.
Una rete che funziona

Sotto il coordinamento di A.I.Con., l'iniziativa si è confermata tra le più strutturate a livello nazionale sul tema dell'oblio oncologico. Per maggiori informazioni sull'argomento e per conoscere gli sportelli attivi sul territorio, è possibile contattare la rete degli sportelli A.I.Con. presenti in tutta Italia, un network capillare al servizio dei cittadini, dei consumatori e degli utenti.
L'evento è stato realizzato nell'ambito del programma della Regione Lombardia con fondi MIMIT – DM 31/07/2024 e D.D. 14/02/2025.

Ermanno Faccio
Auditore delegato Aicon.

L'oblio oncologico é legge attiva

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